LA CONGREGAZIONE DELLE “SUORE DI GESU’ CROCIFISSO”

Le religiose devono la loro nascita a Lucia Saracino e la loro istituzione canonica a monsignor Sanna, vescovo di Gravina (1922 – 1953). Nel 1928 le pie donne Lucia Saracino, Nella Corno Cometti, Margherita Gagliardi e Marietta Taccagna, del Terzo ordine francescano e domenicano, chiesero al vescovo Sanna di costituire una Congregazione di suore sotto la regola del Terzo Ordine Regolare Francescano “nella stretta osservanza della povertà evangelica, insieme lavorando e continuando l’apostolato assistenziale e religioso al quale già da anni attendevano”.L’idea della nuova istituzione fu accolta con entusiasmo dal vescovo, dallo stesso motivata e sostenuta perché “le anormali condizioni economiche di queste due diocesi (Gravina e Irsina) per la durezza degli ambienti e lo squallore dei lavoratori a salario, interessava al sottoscritto di avere in diocesi, in forma organizzata, un saggio dell’unico rimedio a tali condizioni croniche, l’amore  cioè e la pratica sincera della povertà evangelica nella fede assoluta all’impegno del Divino redentore di fornire Egli il necessario alla vita a coloro che cercano soprattutto il regno di Dio e la sua giustizia”. Infatti, il vescovo il 25 aprile 1929 inviò alle suddette donne una lettera con cui le autorizzava a dar vita alla Pia unione, anche senza la dovuta autorizzazione della Sacra Congregazione.

Il 29 aprile 1929 ebbe inizio l’attività delle “Figlie di Gesù Crocifisso” presso la casa Pennini in Via Federico Pennini, presa in fitto dalle fondatrici. Qui il 16 aprile del 1931 presero l’abito le prime tre suore della nuova Istituzione: suor Maria Lucia Saracino, superiora;  suor Maria Beatrice Corno Cometti; suor Maria  Margherita Gagliardi. Seguirono molte altre monacazioni e tante altre furono, momentaneamente respinte, per mancanza di strutture di accoglienza.

Le Figlie di Gesù Crocifisso esercitarono la loro missione religiosa efficace nelle due diocesi di Gravina ed Irsina da specialiste “nell’assistenza a domicilio ai tubercolotici; nell’apostolato di parola e di esempio nei rioni più poveri di Gravina; nell’assistenza ad un orfanotrofio maschile a Gravina e femminile ad Irsina; nell’assistenza alla maternità e infanzia”.

Nel 1935, però, la Congregazione dei Religiosi, pur  non decretando la soppressione della Istituzione, ordinò al vescovo di non consacrare altre suore. Equivaleva ciò, comunque, alla naturale fine con la morte delle suore esistenti. Monsignor Sanna riuscì a far revocare la deliberazione della Congregazione. Egli, incoraggiato dalla validità dell’opera umanitaria che le suore svolgevano e dalle costanti richieste di nuove postulanti, si prodigò perché la Congregazione delle nuove suore venisse riconosciuta e legalizzata. La Santa Sede nel 1948 istituì canonicamente le Religiose di Gesù Crocifisso con diritto diocesano, ne approvò le “Costituzioni”, redatte dallo stesso vescovo. Da quell’ anno la Congregazione prese il nome di “Suore di Gesù Crocifisso”, perché quello di “Figlie…” era stato già dato ad altre congregazione sorta in Sardegna.

Intanto, le suore avevano ottenuto come loro casa l’ex convento San Felice dei Padri Cappuccini, dove fu possibile accogliere altre vocazioni, determinate dall’azione benefica delle suore a favore dei bisognosi. Infatti, nella nuova casa allestivano un ambiente da usare come stalla di mucche da latte, si diedero a coltivare ortaggi,  a raccogliere offerte in natura, che consentivano il sostegno dei poveri ammalati, indigenti, figli di disoccupati ed orfani.

Ormai la famiglia delle Suore di Gesù Crocifisso si andava estendendo e nella stessa Gravina, il 9 febbraio 1951, alcune suore della “Casa San Felice” si trasferirono nel palazzo Angelastro, dove fu eretta canonicamente la nuova sede delle Religiose denominata “Casa del SS. Nome di Gesù”. Qui dopo la morte di Cecilia Angelastro, fu istituita la Scuola Materna, che prese il nome della benefattrice.

Nel 1965 quattro suore ebbero la Croce di missionarie e partirono per il Brasile, dove operarono nella città di Ararì. Oggi, in quella medesima terra sud americana c’è la “Casa S. Luis”. La Curia generalizia ha sede a Palese (BA) sin dal 1960 nella casa fatta realizzare, ex novo, dalle stesse suore. Da Gravina si diffusero altre “Case” delle stesse suore in Puglia: Palese (BA); in Basilicata: Irsina (MT); in Campania: a Napoli e in provincia Boscotrecase; in Emilia e Romagna: Bando d’Argenta e Messenzatica (FE); in Brasile: S.Luis.