LA CONGREGAZIONE DELLE “SUORE DI GESU’ CROCIFISSO”

Ricordare per continuare e migliorare....

25 anni di attività pedagogiche sono trascorsi velocemente e felicemente tra i sorrisi e le gioie di tanti bimbi Oggi, molti sono i genitori, professionisti, onesti lavoratori, cittadini modello.Di essi il ricordo è vivo, quasi lapidario, ma molto si è dimenticato e reso vano. Alcuni non sono più nel mondo dei vivi, e ci auguriamo nella felicità eterna, sotto la protezione di Dio e fra le schiere degli Angeli e dei beati. Mi rendo conto che la memoria, per quanto ferrea, non riesce a ricordare tutti e tutto, inoltre non è eterna quando è affidata a quella mortale degli uomini. Il tempo fugace travolge e annienta con il tumultuoso snodarsi delle vicende .Per fortuna non tutto si distrugge!Per non dimenticare, per tramandare, per additare il bene ed il male, sono nate le memorie storiche: le volontarie e le involontarie; le mute e le scritte. Fonti necessarie per tutte le generazioni, capaci di legare il presente al passato e proiettarle al futuro. Di qui, la Storia, maestra di vita, fatta dagli uomini e da questi stessi utilizzata come mezzo di civiltà e progresso. Come per i grandi eventi, anche per la nostra Scuola Materna “santa cecilia”, sui è reso necessario e improcrastinabile raccogliere il primo venticinquennio di ricordi piccoli, ma esaltanti. Non ricordi di mera nostalgia e vana commemorazione, ma storia progressiva di piccole piante, irrorate, protette, per creare un buon “vivaio di uomini” con le migliori gemme che producono virtù.

Il mio orgoglio, delle consorelle Rita, Maristella, Pierina, Rosa, unitamente alle nostre collaboratrici, è quello di gioire ne vedere e sentire che la maggior parte dei nostri fanciulli si distinguono da grandi, fra i tanti, per serietà, moralità, cultura, professionalità. Ciò vuol dire che l’opera svolta con le famiglie, è stata valida, efficace e prodiga di buoni risultati. Per questo bisogna continuare e insistere sulla strada intrapresa.Se alcuni o parecchi non sono motivo di vanto e soddisfazione, vuol dire che per essi no fu fatto tutto o il meglio. Verso ogni prevenzione è diretto il nostro impegno e ad ogni recupero sono indirizzati i nostri futuri sforzi. Il ricordo ci serve non solo per continuare ma, soprattutto, per migliorare al fine di dare alla società un buon numero di bambini, irrobustiti da principi e virtù che rendono saldo e sereno il vivere umano. Oggi che la civiltà consumistica è in crisi, si rende più necessario, più urgente, più incisiva l’azione educativa sin dai primi anni dell’infanzia. Tutte le istituzioni educative, pubbliche e private, si sforzano per formare buoni cittadini del domani. Però, quando mancano le strutture, i mezzi, lo spirito di sacrificio, l’amore verso il prossimo, ogni progetto pedagogico fallisce. Proprio allora si creano le dissafezioni, gli abbandoni, le devianze, che a catena fanno degenerare le società e determinano la morte dell’uomo come creatura razionale e come immagine del suo Creatore.Se esistono dei “buoni albero umani”, lo dobbiamo anche alla benefattrice Cecilia Angelastro, che donò il palazzo da noi trasformato per l’utilizzo più giusto verso il prossimo. Le stalle e l’appartamento per civile abitazioni, diventeranno luogo di gioiosa accoglienza e Scuola Materna fra mille sforzi e tanto spirito di abnegazione.

Quando l’uomo di buona indole propone, il buon Dio dispone e noi da Lui sostenute e continuamente assistite dallo Spirito Santo abbiamo curato, curiamo e intendiamo continuare a curare i “pargoli” che diventeranno uomini del domani. Il nostro frutto, come quello di tanti educatori ed educatrici, dimostra che l’uomo, come qualsiasi pianta, curata quando l’attaccano i venti, le intemperie, le avversità, può sopravvivere e fortificarsi per essere imbattibile e generatrice di semi capaci di perpetuare il bene e distruggere il male. La vera e buona educazione è l’arma contro i peggiori mali umani. Senza di essa l’uomo è cieco, è bruto, è più violento, è privo di quelle immunità, che solo la cultura può fornire.

Queste pagine a stampa vogliono essere un vessillo contro il tempo distruttore di memorie e ricordi, una testimonianza di quello che si è fatto e si può fare, un mezzo per additare uomini esemplari formatisi i un vivaio immune da “virus” antieducativi e fuorvianti. Questo “album” storico - pedagogico, sapientemente ideato, curato, impaginato e arricchito da Fedele Raguso con scritti ed immagini, conserverà per sempre le tappe più significative della Scuola Materna “Santa Cecilia”. Le testimonianze, i ricordi degli ex alunni, i documenti fotografici, i disegni dei bambini sono le prove inconfutabili di n lavoro educativo e proficuo. Iniziò con tanta esitazione, suffragata dal volere e dalla buona ambizione di prodigarsi per i bambini e, quindi, per la realizzazione di una piccola parte di cittadini sani.

Noi suore siamo state strumento terreno di una Volontà Superiore, che si ha assistite e ci sostiene ancora. I protagonisti veri sono stati e sono i bambini, che frequentano e, soprattutto,quelli che oggi sono presenti nella società con un valido bagaglio di sani principi. Questi sono la nostra forza per continuare, l’incentivo a fare sempre di più e meglio. Il nostro lavoro sarebbe stato vano e improduttivo senza la collaborazione delle famiglie premurose, senza le istituzioni, senza i benefattori, senza le buone collaborazioni. Può essere ovvio, ma va ribadito ad alta voce: la sana famiglia è la prima Scuola valida per avviare nella società “il padre dell’uomo”, cioè il bambino, come piaceva definirlo la Montessori. Dopo la famiglia, la Scuola Materna diventa protagonista imprescindibile per porre le solide basi nei bambini, futuri cittadini, futuri genitori, futuri protettori dei nonni, futura speranza per un mondo di pace e di migliore civiltà. E’stato scritto, è stato dimostrato, ci piace confermare che il buon raccordo tra le famiglie e Scuola Materna, e la loro stretta collaborazione producono effetti positivi e sicuri sulla formazione psico – pedagogica del bambino. Nel lontano 1967, noi suore di Gesù Crocifisso indirizzammo l’opera sociale a favore dei bambini, convinte della necessità e validità di un tale impegno. Il tempo ci ha dato ragione: i giovani, ex bambini, confermano che l’istruzione di base è una garanzia per il futuro di ogni nazione.

Ricordare, testimoniare e diffondere questi principi è il fine di quest’opera. Ci auguriamo che riesca nell’intento. Abbiamo colto l’occasione per far conoscere a tutti l’ambiente in cui operiamo, l’organizzazione dei corsi, l’articolazione del lavoro pedagogico, la programmazione didattico - educativa, i frutti passati e presenti. La Scuola ha un bel nome, mancava di un segno araldico. Questo lo ha realizzato il maestro d’arte, Saverio Perrini, interpretando e concretizzando le nostre indicazioni e le idee del professor Raguso.Credo che non sia stato dimenticato niente, qualora lo fosse, la colpa è del tempo, che offusca, e della labile memoria umana.

Direttrice
Suor Amalia Elisabetta FAVALE